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Sali leggero sulla sella
Sali leggero sulla sella, Sali,
e svuota la tua anima d’oggetti,
che trascinano al basso, al radicare.
Rimani come foglia che sospinta
sia dal vento amico e senza peso,
nell’universo amico che t’avvolge.
Sali leggero sulla sella, Sali,
e pedala con metodo costante,
quasi sgranando rosari in devozione.
La ruota emette un suono ch’è preghiera,
e benedice ad ogni giro il tempo
dell’acquisito vuoto di pensiero.
Meditazione è il volgere del viaggio
senza traguardi e senza mete alcune,
accolto da invisibili segnali.
Gira la ruota gira e batte il cuore,
in sintonia con quel che vive e muore,
Sali leggero sulla sella, Sali,
e pellegrino ascolta il tuo fiatare,
ch’è insieme della terra e anche del mare.
La bicicletta non ti sa tradire,
ma sodale al patire dei tuoi giorni
non aggredisce, non distrugge o inquina:
t’offre la libertà come in vetrina.
Su questo geroglifico ambulante
gioca le carte e parti in un istante:
sii mistero nel vortice dei giorni,
muovi le gambe a ritmo e in armonia,
senza rancori né grettezze amare.
Prendi la bicicletta e così sia!
M.P. b
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