sabato 29 novembre 2014

"Una bella bici che va" - Isabella Borghese, curatrice di un'antologia di racconti sulla bicicletta, ci accompagna nel mondo delle storie a pedali


La immaginiamo che passeggia, leggera, sulla sua bici, col cestello stracolmo di libri, magari in un viale alberato, con l'espressione - a metà tra il sognante ed il risoluto - di chi sa cosa sia la libertà: è Isabella Borghese, una ragazza dall'aspetto semplice eppure originale, amante delle due ruote a pedali e della letteratura, che, guarda un po', lavora alla Nova Delphi Libri, Ufficio Stampa e Comunicazione.
A lei dobbiamo l'antologia di racconti sulla bicicletta (Giulio Perrone Editore) che è stata data alle stampe con il titolo "Una bella bici che va", una raccolta di venticinque storie che... ruotano con ed intorno a questo meraviglioso mezzo di trasporto che invano il culto sconsiderato dell'automobile ha tentato di ricacciare nel pozzo dell'oblio.



Ne riportiamo qui una recensione apparsa su bicycletv.it, pubblicata da Francesco D. Ciani: l'entusiasmo che la pervade ci ha contagiato, e non ci è apparso necessario aggiungere altro. Se non che vale davvero la pena di acquistare questo caleidoscopico volume, testimone e fonte di una ispirazione tanto lontana dagli eccessi del consumismo, quanto vicina al nostro essere, in fondo, ancora 'umani'.


Isabella Borghese - foto VeloLove
Una bella bici che va: 25 racconti dedicati alla bicicletta con inediti di Stefano Benni, Fulvio Ervas, Andrea Satta.


‘‘Non le nascondo che ho sempre pensato che prima la bicicletta era un mezzo indispensabile per andare a scuola, a lavorare. Oggi lo considero un mezzo che richiama la libertà, ecologico, per divertirsi.’’ 


Da questa affermazione di Margherita Hack nasce l’idea dell’antologia Una bella bici che va: 25 racconti tra i quali tre inediti di Stefano Benni, Fulvio Ervas e Andrea Satta per raccontare storie ‘‘di biciclette’’. 
Storie di biciclette in corsa per città e periferie, ferme a un semaforo o sepolte in cantina, distrutte dopo una caduta o rimesse a nuovo con pazienza e olio di gomito. Con un unico sottofondo però: Velocità silenziosa, poetico inno di Paolo Conte, dedicato proprio a



"una bella bici che va e che sopra le distanze, le lontananze starà."

Delicato mezzo a due ruote che in queste note non è solo un oggetto, ma una dama da far ridere, una poesia per volare via e da amare come l’ultima delle fantasie.

Cosa rappresenta quindi andare in bicicletta? Uno sport, uno stile di vita, uno sfogo e un’alternativa alla routine di traffico e smog. Ma anche il piacere dell’artigianato, per chi la bici la costruisce scegliendola pezzo per pezzo in una ciclofficina; e ancora la meraviglia di una scoperta in un mercatino dell’usato. Pedalare non è solo sforzo e muscoli tesi, ma anche gioia di condividere momenti spesso indimenticabili.

E allora abbiamo Valerio che al rumore delle ruote che girano dice di sentire L’Aida, Sofia “Riccioli Rossi” che scopre di essere donna proprio durante una corsa in bici, un uomo che lascia tutto e tutti per la sua Graziella e finisce su Chi l’ha visto?, la vita di due futuri genitori che non è come andare in tandem ma salire su due bicilette e così pedalare fianco a fianco; poi c’è chi dalla Germania della Seconda guerra mondiale pedala con strenua forza verso la libertà, Dario che appena si mette in sella ripensa alle sue corse per L’Aquila ancora intatta e tutte le volte una lacrima, pesante come una maceria, gli solca il viso.

Storie che tra corse forsennate, cadute rovinose e morbide pedalate, non raccontano solo i momenti in cui si sale in bicicletta, ma pezzi di vita in cui l’amabile due ruote è testimone 

Un progetto che raccoglie dunque le esperienze, i ricordi e le ispirazioni che questo mezzo, da sempre vicino all’uomo, ha creato e suscita. Per i venticinque autori interpellati, tra cui Stefano Benni,Fulvio Ervas e Andrea Satta, si è trattato dunque di scaldare tutti i muscoli che una corsa in bici mette in moto, scoprendo preziosa. così che il primo è, imprevedibilmente, il cuore.


giovedì 27 novembre 2014

Gianni Milano, il maestro in bicicletta

credits unknow
Sali leggero sulla sella


Sali leggero sulla sella, Sali,
e svuota la tua anima d’oggetti,
che trascinano al basso, al radicare.

Rimani come foglia che sospinta
sia dal vento amico e senza peso,
nell’universo amico che t’avvolge.

Sali leggero sulla sella, Sali,
e pedala con metodo costante,
quasi sgranando rosari in devozione.

La ruota emette un suono ch’è preghiera,
e benedice ad ogni giro il tempo
dell’acquisito vuoto di pensiero.

Meditazione è il volgere del viaggio
senza traguardi e senza mete alcune,
accolto da invisibili segnali.

Gira la ruota gira e batte il cuore,
in sintonia con quel che vive e muore,
Sali leggero sulla sella, Sali,

e pellegrino ascolta il tuo fiatare,
ch’è insieme della terra e anche del mare.
La bicicletta non ti sa tradire,

ma sodale al patire dei tuoi giorni
non aggredisce, non distrugge o inquina:
t’offre la libertà come in vetrina.

Su questo geroglifico ambulante
gioca le carte e parti in un istante:
sii mistero nel vortice dei giorni,

muovi le gambe a ritmo e in armonia,
senza rancori né grettezze amare.
Prendi la bicicletta e così sia!



Ringrazio Luigi Bairo per avermi fatto conoscere la storia di Gianni Milano e per tutto il resto.


M.P.  b






martedì 25 novembre 2014

B come 'bambini ', B come 'biciclette(rario)' - Riflessioni sulla bici di Antonia De Francesco


Dalla penna di Antonia De Francesco, giornalista, riceviamo e pubblichiamo con piacere questo spunto di riflessione, evocativo e suggestivo, affinché orienti il nostro sguardo su quanto - forse considerato ovvio e pertanto dimenticato - di più semplice, naturale e profondo i bambini possono insegnarci. Sempre.





"Children have no age" - Ema Mihalaci
Mi chiedo per quanti l'unica premura nel finire di fare i compiti, da bambini, fosse l'idea di poter fare dei giri con la bicicletta. In un'area che probabilmente non racchiudeva neanche tutto il quartiere, era incluso il mondo che la maggior parte di noi percorreva a colpi di pedali. Così tra una frenata con i piedi e qualche ginocchio sbucciato l'emulazione della quotidianità dei “grandi” era compresa, o compressa, nel viale del rione che abitavano. Se è vero che “i giochi dei bambini non sono giochi e bisogna considerarli come le loro azioni più serie”, perché da adulti troppi di noi hanno dimenticato com'erano a portata di mano realtà e fantasia, quando giravano in bicicletta?
Mi persuado che in sella la prospettiva del nostro esistere era leggera, portata dal vento e mai avremmo rinunciato al cavalletto sgangherato per il freno a mano dell'auto di papà, se gli anni, l'aumento del traffico veicolare e le distanze sempre più lunghe, non ci avessero fatto cedere alle lusinghe della patente. Delle staffe, o il chiodo, come per antonomasia, in bui garages o angoli di enormi giardini, hanno così accolto le due ruote, seppur protagoniste di tantissimi ricordi.

Se ora questa fosse un'apologia, sarò sincera, mi coglierebbe l'indecisione di decidere a chi dedicarla: ai bambini o alla bicicletta? In fondo, la complementarietà dei due volti, spiega la necessità di percorrere la strada della riscoperta. Perché l'aria pulita, capaci di inspirare dalle fanciullesche narici, non è solo una sensazione, ma una necessità. Perché rallentare i ritmi e riportarli a sincronizzarsi con quelli del cuore, è anch'essa una priorità. Perché condividere le strade con tutte le sue buche con il pianeta dei bambini e di chi vuole rimanerlo, è una condizione di libertà che si sostanzia nella restituzione di un diritto.

I bambini compiono le scelte più semplici, che spesso non coincidono con quelle più ovvie, ma sicuramente con quelle più giuste: se con tre o due ruote, la prima scoperta del mondo, i bambini di tante generazioni, quand'è stato possibile averne una, l'hanno compiuta in bici, un motivo ci sarà.

Queste sono le mie “parole in bicicletta”, dedicate al cammino di “Bicicletterario”, un concorso letterario lanciato sull'asfalto brecciato, pieno di insidie e irregolarità, frutto della disillusione che le città raffigurano, intrappolate in “marcovaldiana” memoria, ma sicuramente con il nobile obbiettivo di non dimenticare che “tutti i grandi sono stati bambini una volta (ma pochi se ne ricordano)”.
Ciò, sillogicamente unito al “primo amore che non si scorda mai” per la bici, spiega, nel trionfo di un opulenta argomentazione che potrebbe chiamare in causa anche le medesime iniziali, perchè “bambini e bici” sono una formula vincente.



Antonia De Francesco



"I bambini non hanno età": è la traduzione del titolo della foto che abbiamo deciso di associare a queste riflessioni di Antonia De Francesco. Ci è giunta da Bistrita, Romania. Ad inviarcela, Ema Mihalaci, una donna che ha fatto dell'attitudine alla sorpresa (quella dei bambini...) il suo stile di vita. Non sappiamo dove abbia catturato questa bellissima immagine, ma glielo chiederemo. Fa parte di una serie di scatti che ha raccolto, scavando nella sua collezione di 'momenti da ricordare', per inviarli a noi de IL BICICLETTERARIO.
Un bimbo, sul suo minuscolo triciclo, si volta a guardare quell'altro personaggio, che passeggia su un triciclo più grande.
Ci piace immaginare che si stia chiedendo, nella sua innocente e luminescente curiosità: "Come si chiamerà quell'altro bimbo?".

Grazie Antonia, grazie Ema.

scarica il bando de IL BICICLETTERARIO

G. C.

lunedì 24 novembre 2014

Pedalando e scrivendo, siamo giunti a Torino: IL BICICLETTERARIO ospite del programma "I LOVE BIKE PRIDE", su Border Radio.



Autumn Bike Ride - foto: Elena Lepone
Ieri, domenica 23 novembre, in un primo pomeriggio splendente, si è svolta la pedalata collettiva Critical Mass Scauri, appuntamento autunnale dell'ormai celebre raduno di biciclette che da oltre un anno porta centinaia di persone sul Lungomare del Comune di Minturno.
Anche stavolta i sorrisi hanno invaso la strada, passeggiando illuminati da un sole benevolo, che si è fatto complice della meravigliosa festa a pedali che ha visto protagoniste oltre 170 persone, di ogni età.

Alle nostre pedalate c'è sempre una sorpresa conclusiva, e chi ha avuto la possibilità di essere presente alla maggior parte di esse, ha collezionato simpatici gadgets, brindisi in numerosa compagnia, allegre cene, divertenti gare a tema, e tanto altro.
In questa occasione, oltre al graditissimo spuntino offerto dalla Pizzeria La Tintarella - amica storica del Critical Mass Scauri - i promotori hanno voluto regalare la suggestiva cartolina pensata per diffondere ulteriormente IL BICICLETTERARIO - PAROLE IN BICICLETTA, realizzata utilizzando uno degli scatti di Laura Frezza (che è anche parte della giuria del premio letterario).

Un regalo apprezzato da tutti, che speriamo faccia il giro d'Italia per portare il più lontano possibile la notizia che, in un piccolo Comune del basso Lazio, è nato il primo premio letterario nazionale sul mondo della bicicletta, l'iniziativa del Co.S.Mo.S. che continua a raccogliere consensi in ogni dove, e si arricchisce giorno dopo giorno di nuovi sostenitori.


Uno di questi è il programma radiofonico "I LOVE BIKE PRIDE", in onda il mercoledì ALLE 20.30, a cadenza quindicinale, su Border Radio di Torino.

Dopo la presenza alla fiera del BdiBlogger di Bolzano, lo scorso 15 novembre, eccoci quindi a raggiungere, viaggiando on-air, la città della Mole Antonelliana...

Questo mercoledì, dunque, 26 novembre 2015, sentiremo parlare di noi, de IL BICICLETTERARIO, dalle voci di Giulio e Robi, di Piste Non Ciclabili,.
Per farlo, basta connettersi al sito di Border Radio, www.border-radio.it, e cercare la dicitura "on air", che ci porta alla programmazione corrente, per l'esattezza, qui:

Non solo: anche mercoledì 10 dicembre prossimo, dalle stesse frequenze, avremo possibilità di ascoltare una chiacchierata tra la nostra Monica Penitenti (della segreteria de IL BICICLETTERARIO) ed i conduttori della trasmissione!


Davvero una bella trasmissione: possiamo alscoltarne le puntate in podcast visitando la pagina di I LOVE BIKE PRIDE sul sito della radio e confermare che, davvero, come dicono gli ideatori, si tratta di una "trasmissione che, oltre a raccontare la storia dell'attivismo della bici a Torino, attraverso i personaggi e le associazioni che ogni giorno si adoperano e combattono per migliorare la ciclabilità nella nostra città, pedala al vostro fianco nelle difficoltà quotidiane, nelle scelte dei percorsi e contro le avversità atmosferiche.
Il bike pride è solo la punta di un iceberg sommerso o che non tutti conoscono. Questa trasmissione nasce con l'intento di far conoscere ai torinesi l'attivismo che ruota intorno alla bici e alla ciclabilità.
Quest'anno sarà ancora più ricca...vi aiuterà ad imparare ad andare in bici - se ancora non lo fate - e a migliorare la sicurezza delle vostre uscite in bici se già siete sulla buona strada."
Diremmo che molto di quanto vi si dice è certamente di interesse di tutti, e non solo dei torinesi! Il variegato mondo della bicicletta e della mobilità sostenibile ci coinvolge tutti, e si fa 'ascoltare' con piacere dalle frequenze di questa Border Radio.
la cartolina de IL BICICLETTERARIO

Sintonizziamoci, allora, questo mercoledì, come anche il 10 dicembre prossimo, abbiamo un motivo in più per farlo: IL BICICLETTERARIO.
Ci saremo, dalle 20.30 in poi. 



G. C.

martedì 18 novembre 2014

Nei versi di Pierluigi Cappello

Assetto di volo

credits: Francesca Bastianon

da "Assetto di volo"

A Gino Lorio, in memoria


Con lui venivano una determinazione feroce

dalla camera alla palestra

i cento metri percorsi in cinque minuti,

con una tensione di motore imballato
tutta la forza del suo corpo spastico
ribellata alla forza di gravità.

Sant'Agostino diceva che perfezione
è la carne che si fa spirito, lo spirito che si fa carne
ma non è vero: ogni mattina i puntali delle stampelle
scivolano metro a metro per guadagnarne cento
ogni mattina lo spirito è tagliato via da quel corpo,
dalle suole strascicanti e dalle nocche strette,
bianche sulle impugnature,
ogni mattina dal dorso di lottatore
si stacca un collo di tendini tesi e redini allentate
un urlo chiuso nella sua profondità,
perfetto nella sua separazione.

E io vi vedo una bellezza di cimieri abbattuti
e dentro la parola andare la parola compimento
e sono sicuro che lui sogna baci pieni di vento
mentre la volontà conquista le giornate a morsi,
schiaffo dopo schiaffo perché venga la sera
schiaffo dopo schiaffo, chiglia in piena bufera.

Ci vuole un'estate piena e un padre calmo,
un dio non assiso in mezzo agli sconfitti
ma cosí in tutta bellezza lo posso immaginare
come un bambino alle prime pedalate,
reggilo, eccolo, tienilo cosí – adesso tiene
uniti la terra e il cielo dell'estate
non sbanda piu, vince, è in equilibrio,
vola via.

Pierluigi Cappello

bM.P.


B di Blogger, Bolzano, Bidonzolo e (il) Bicicetterario

IL BICICLETTERARIO e Bidonzolo
Eccomi qui a raccontarti com'è che è andata a Bolzano, dove sono stata a presentare IL BICICLETTERARIO - Parole in Bicicletta all'interno di B di Blogger, manifestazione dedicata proprio al mondo dei blogger, il 15 novembre 2014.

Patrizia Balzamà e Luana Di Maio, ideatrici della giornata tutta dedicata al mondo dei blogger, sono state splendide padrone di casa e hanno fatto in modo che il nostro Premio trovasse spazio e visibilità.

Bidonzolo, il bidoncino magico che parla di ecologia, riutilizzo e riciclo, blogger a sua volta, mi ha tenuto compagnia mentre rilasciavamo interviste per la stampa che voleva sapere di noi. Lui è un tipo simpatico, di cui sentirai parlare ancora perché con noi del Co.S.Mo.S. condivide l'amore per la natura e l'intento di educare ad una facile sostenibilità del vivere ed è stato davvero gentile a lasciare che i riflettori si puntassero anche sul nostro banchetto informativo.

Tra i relatori anche Flavia Rubino, di The Talking Village, nostra giurata, che ha tenuto un workshop sulle prospettive del marketing della conversazione nel rapporto tra aziende e blog; e Simone Magnani, meglio conosciuto come @Purtroppo, con il suo intervento dedicato all'ironia nella rete, che aveva già inviato alla nostra segreteria un suo toccante racconto a pedali.

Per tutta la giornata ho potuto ascoltare anche Sebastiano Zanolli, sulle ragioni che ci spingono a scrivere un blog e su come farlo perché abbia un senso; Alessandro Giuliani, Riccardo Esposito, Lorenzo Viscanti e Giusi Barbato che hanno parlato di contenuti e di forma,  di committenti, di strumenti e da ognuno di loro ho imparato qualcosa. Spero dunque di mettere presto in atto (magari già da oggi) le cose apprese.

Insomma, quella trascorsa a Bolzano con tutti loro, è stata una giornata che ha fruttato a questo Premio molti contatti, molte condivisioni delle nostre pagine, molte promesse di versi e racconti e tanto calore umano. Si è conclusa con un movimentato brindisi durante il quale ho sentito la più profonda vicinanza delle ideatrici dell'evento a IL BICICLETTERARIO. La collaborazione con loro, speriamo, non finisce qui. Ci appoggeranno, infatti, nella ricerca di eventuali sponsors, dandoci visibilità anche attraverso le loro pagine web.

E tu, come pensi di contribuire alla realizzazione della giornata del 21 marzo 2015, quando ci sarà la premiazione del nostro Premio? Cerchiamo sponsor e siamo aperti a tutto; lasciaci un commento e intanto guarda il video che è stato girato a BdiBlogger.

A presto!b M.P.


lunedì 17 novembre 2014

La bicicletta di Amelia Rosselli

Di sollievo in sollievo

da "Serie ospedaliera"

credits: Monica Penitentierie Ospedaliera" (1969)
Di sollievo in sollievo, le strisce bianche le carte bianche
un sollievo, di passaggio in passaggio una bicicletta nuova
con la candeggina che spruzza il cimitero. 


Di sollievo in sollievo con la giacca bianca che sporge marroncino 

sull'abisso, credenza tatuaggi e telefoni in fila, mentre
aspettando l'onorevole Rivulini mi sbottonavo. Di casa in casa 



telegrafo, una bicicletta in più per favore se potete in qualche

modo spingere. Di sollievo in sollievo spingete la mia bicicletta
gialla, il mio fumare transitivi. Di sollievo in sollievo tutte



le carte sparse per terra o sul tavolo, lisce per credere

che il futuro m'aspetta.

Che m'aspetti il futuro! Che m'aspetti che m'aspetti il futuro
biblico nella sua grandezza, una sorte contorta non l'ho trovata 
facendo il giro delle macellerie.

Amelia Rosselli
b M.P.

Corriere.it porta all'attenzione nazionale IL BICICLETTERARIO

Stamane, con grande piacere, abbiamo rilevato che sul sito del Corriere della Sera, è apparso un articolo (a firma di Luca Tommasini) sull'evento nazionale BdiBlogger, cui il Co.S.Mo.S. ha partecipato con un proprio banchetto informativo, allo scopo di pubblicizzare le proprie iniziative a favore della mobilità sostenibile, tra le quali figura il premio nazionale di poesia e narrativa IL BICICLETTERARIO.


In attesa del reportage che la nostra inviata Monica ci farà della giornata di Sabato 15 novembre, proponiamo qui l'articolo di cui parliamo.


mercoledì 12 novembre 2014

Parole in Bicicletta dalla segreteria

La Bianchi arrugginita della segretaria
Quando ci è balzata in testa questa idea di Parole in Bicicletta, dobbiamo ammetterlo, ci siamo fatti prendere un po' la mano dai sogni e, a furia di immaginare, abbiamo impastato questo pane.
Ingredienti indispensabili, abbiamo radunato la giuria, i premi, il blog, le locandine, le cartoline, i pieghevoli e tutto il materiale grafico, le mailing list, e tutto il resto.

Abbiamo messo a lievitare l'impasto. Eravamo un gruppo. Sembravamo tutti convinti.

Vabbé, qualcuno lo era evidentemente meno, ma si è dato un altrettanto evidente pizzico sulla pancia e ha approvato quelle che, probabilmente, gli erano sembrate solo delle idee un po' campate in aria.

Qualcun'altro sapeva bene (per esperienze precedenti) quale mole di lavoro si andava preparando e le facce attonite e un po' perse dei primi, gli facevano presagire già da quell'inizio che forse più d'uno si sarebbe sfilato silenziosamente.
Tutto terrà, si dicevano gli impavidi, con la pazienza dei panai.

I più assidui, nei momenti di sconforto, si sono mandati bellamente e reciprocamente a... pedalare, poi si sono sorretti a vicenda, hanno assai apprezzato poi l'evidenza del lavoro di quelli che, nei rispettivi luoghi d'arte, stavano lavorando silenziosi, per noi tutti.

Siamo un gruppo. I nostri pani lievitano lentamente e sono lì che aspettano i forni, che tanto lavoro ancora c'è da fare.

Chi vi scrive, privilegiata segretaria del Premio, vuole ringraziare ogni singolo componente di questo eterogeneo gruppo, perché questa è una esperienza importante. Ricevere le opere inedite di narratori e poeti, noti (alcuni molto noti) e principianti è, infatti, una gioia immensa che presto condivideremo con la giuria. E quanto prima con molti altri lettori.

Non c'è fatica, allora, svaniscono i dubbi, il cuore si fa più leggero e torna la gioia dei primi momenti.

E tu, lettore di questo blog, lo sai cosa puoi fare per noi? Puoi aiutarci a divulgare il bando, puoi portare a scuola la locandina, o al bar che frequenti o in biblioteca, al centro sociale, alla bocciofila. Puoi parlarne in piazza o con i tuoi contatti sui social network. Ogni azione è preziosa. Cerchiamo sponsor, inoltre, quindi ogni donazione, ogni contributo anche minimo sarà benvenuto e interamente devoluto alla causa, che noi si sta lavorando tutti gratis.

Ci troverai tutti in piazza Rotelli a Scauri (LT), domenica 23 novembre 2014, pronti per un'altra CRITICAL MASS. Con le nostre spillette da regalare ai "centenari" dei Mi piace alla nostra pagina Facebook de IL BICICLETTERARIO (quasi 800 mentre vi scrivo) e da vendere a chi le voglia acquistare e voglia, così, sostenerci. Ti aspettiamo, porta amici, e se non hai biciclette, chiedicele, ne abbiamo in più da prestarti per l'occasione.

A PRESTO!

b M.P.


martedì 11 novembre 2014

CRITICAL MASS SCAURI - AUTUMN BIKE RIDE - domenica 23 novembre 2014

E mentre il nostro Premio Letterario Nazionale per Poesia e Narrativa, IL BICICLETTERARIO, registra sempre più consensi (è stato lanciato appena 14 giorni fa, il 28 ottobre), i promotori ed attivisti del Co.S.Mo.S. annunciano il nuovo appuntamento per l'ormai 'istituzionale' pedalata collettiva mensile: CRITICAL MASS SCAURI, che, inaugurata il 1° settembre del 2013, ha registrato una serie ininterrotta di successi con diffusissima partecipazione di pubblico.

Dai 44 partecipanti della prima edizione, l'evento ha raggiunto punte di 320-330 adesioni, diventando la più partecipata festa a pedali di una zona molto ampia. La media dei pedalatori supera ampiamente le 150 persone, di ogni età ed estrazione sociale: è un dato molto importante, se si considera che in città come Napoli, dove si è iniziato nel 2005, la media, fino al 2010 inoltrato, cioè dopo 5 anni di Critical Mass, è stata di una settantina di ciclisti.



Certo, in questi ultimi anni la sensibilità verso la mobilità ciclistica è aumentata un po' dappertutto, coinvolgendo, nei casi più virtuosi, le istituzioni locali che hanno incentivato l'uso della due ruote a propulsione umana con la messa in opera di infrastrutture dedicate.

Non è purtroppo il caso del nostro Comune, che pure, quanto a morfologia del territorio, a potenziale turistico e a numero di punti di interesse culturale, anche nelle immediate vicinanze, presenta un potenziale 'ciclabile' davvero altissimo.

Ma, tant'è: bisogna combattere, spesso, per tentare di avere quanto di più naturale un contesto quale il nostro potrebbe offrire senza troppi sforzi e con minimo dispendio di denaro pubblico. Per cui, c'è bisogno di costanza... e di fatica. Di passione.

Si tratta però di un lavoro ben ripagato - non certo economicamente: trattasi di volontariato puro! - dalle soddisfazioni che cotanta partecipazione ha regalato all'evento Critical Mass Scauri, e soprattutto dall'emozione immensa che la condivisione di una gioia grande dona ad ogni partecipante, e, quindi, anche a noi.

Arriva allora questa nuova edizione, AUTUMN BIKE RIDE, la pedalata d'autunno, fissata per domenica 23 novembre.

L'appuntamento è nella ormai tradizionale Piazza Rotelli, a Scauri, per il raduno delle 14.30 con partenza prevista alle 15.00. Il percorso è semplicissimo, non presenta difficoltà di sorta, ed è incorniciato dallo splendido panorama del Golfo di Gaeta. Vi hanno sempre preso parte anche bambini con ancora le rotelle alle bici, e persone anziane, quindi, non ci sono scuse che tengano!

Come tantissime altre volte, i promotori hanno pensato ad un regalo da consegnare a tutti i partecipanti a fine pedalata, e suggeriscono di lasciarsi ispirare dai colori dell'autunno per addobbare le bici: c'è sempre tanto colore in una Critical Mass Scauri!

Vi aspettiamo numerosi, al grido di 'PARTECIPA, DIFFONDI, CONDIVIDI, PEDALA!', che ormai compare ad ogni lancio di una nuova edizione.

Aderite, dunque, sulla pagina facebook dell'evento, ed iscrivetevi al super-gruppo facebook Critical Mass Scauri per avere la notifica di ogni iniziativa a pedali che ci inventeremo!

Ci si vede in piazza, domenica 23, sorridenti come sermpre, per passare una domenica che probabilmente molti automobilisti ci invidiano! Invitiamoli, allora, a provare con noi questa impagabile sensazione: chi c'è stato, alla Critical Mass Scauri, c'è sempre ritornato!


G.C.

giovedì 6 novembre 2014

Semina sorrisi, raccoglierai abbracci

Sorrisi assicurati alle nostre biciclettate
Questo è un post positivo (che non è come un dopo pranzo o un after hour, è proprio un post, un pezzo da web, e vuole esprimere un pensiero positivo).

Nelle avventure del Co.S.Mo.S., con tutte le Critical Mass organizzate; le biciclettate di gruppo fatte nel Golfo di Gaeta; con il BICIAMICISHOP al quale partecipano oltre 70 esercizi; con IO RI-CICLO grazie al quale abbiamo ormai una bella scorta di vecchie biciclette da rimettere a nuovo e far circolare ancora e infine (ma non sarà l'ultima cosa che faremo) con IL BICICLETTERARIO - Parole in Bicicletta, abbiamo collezionato così tanti sorrisi che ci sentiamo di risplenderne.

Un vecchio adagio dice "Chi semina vento raccoglie tempesta", ma siccome questo è un post positivo, noi vogliamo dire che, invece, chi semina sorrisi raccoglie abbracci.

E noi di abbracci, in questi giorni, ne stiamo ricevendo davvero molti. Ti abbiamo chiesto di mettere il Mi piace sulla nostra pagina FB e l'hai fatto; ti abbiamo chiesto di condividere i nostri post, e l'hai fatto; ti abbiamo perfino chiesto di stamparti la nostra locandina e affiggerla ovunque ti trovi in Italia e lo hai fatto. Sei ancora qui a leggerci e per noi sei un eroe. Ci hai abbracciato così tanto che possiamo dirci intimi.

Che tu sia un singolo cittadino di Minturno o di un'altra città, che tu rappresenti solo te stesso oppure una delle tante associazioni e comitati che ci sostengono, sentiti ringraziato e abbracciato a tua volta.
C'è un comitato, in particolare, che ci sostiene dall'inizio, che è addirittura presente con due persone nella nostra giuria de IL BICICLETTERARIO (che figurano in locandina una come Amici del Libro di Minturno e l'altro come scrittore) ed è il Comitato Dragut, fautore a sua volta dell'omonimo Premio.

Animato da un manipolo di temerari della cultura, è riuscito ad esprimerci solidarietà e pragmatica azione di diffusione con una intensità che ci fa bene ai cuori. Avremo altre occasioni per ringraziare tutti, ma abbiamo ancora bisogno della vicinanza di ciascuno, quindi non facciamo troppo i sentimentali, adesso.

Fai come la ragazza della foto, premiata ad uno dei nostri folli contest estivi per la sua personale evocazione della stagione balneare, e sorridici ancora. Presto un abbraccio arriverà.

P.S. il grande Cavandoli le ha pensate tutte. Buon divertimento

M.P.



b M.P.




mercoledì 5 novembre 2014

IL BICICLETTERARIO a B di Blogger

Ecco il nostro badge ufficiale

è il primo Premio Nazionale di Poesia e Narrativa per chi ama la bicicletta e il suo mondo.  Ormai lo sai o comunque lo sospetti, diciamo.
Quello che forse non sai è che noi del Co.S.Mo.S. Comitato Spontaneo Mobilità Sostenibile lo abbiamo voluto fortemente, lo abbiamo immaginato e lo abbiamo creato in pochissimi giorni, dedicandogli il tempo che in realtà non avevamo.  Ci siamo posti come termine ultimo entro cui consegnare le opere inedite, infatti, il 31 gennaio 2015, così da poter leggere tutto il materiale che avremmo ricevuto e proclamare i vincitori il 21 marzo 2015, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia

Impegnati da subito nella più ampia diffusione del bando, tutti dentro alla fase di innesco di quella bellissima catena virtuosa fatta di passaparola e proficuo networking che spesso fa succedere vere meraviglie, abbiamo incontrato B di Blogger.

 È nata così una collaborazione che ci vedrà presenti il 15 novembre 2014 a Bolzano durante l’evento dedicato al mondo dei blogger e delle aziende. Sarà una giornata dedicata a tutto il mondo dei blogger, durante il quale verranno affrontati argomenti che diano risposte a quesiti pregnanti come l'identità di un blogger, come si crea un blog, competenze necessarie, motivazioni, compensi e codice deontologico. 

In quello spazio, dunque,  presenteremo il Premio, con uno spazio informativo costante nell’arco di tutta la giornata dove saremo a disposizione di chi avrà curiosità in merito al Co.S.Mo.S. e alla nostra idea di viabilità sostenibile.  
È una gioia per noi essere accolti da Bolzano, città dalle molte vie ciclabili e sempre più attenta alla viabilità sostenibile. 

Visita il sito di B di Blogger, scopri le agevolazioni per chi si iscrive, se Bolzano con la sua bellezza diffusa ti tentano, questa è l'occasione per conoscerla.

Vieni a conoscerci, ti parleremo della nostra Giuria e degli artisti che ci hanno adottato.

 I componimenti inediti stanno arrivando ogni giorno, sempre più organi di stampa e siti web stanno parlando di noi, e ora B di Blogger ti offre la possibilità di conoscerci di persona.

 Ti potremmo ispirare un piccolo racconto oppure dei versi che abbiano la bicicletta come protagonista e farti venire la voglia di metterti in gioco. Perché IL BICICLETTERARIO è sì un Premio Nazionale, ma può essere affrontato come un gioco e divertirti.


Ti lascerai contagiare dalle nostre Parole in Bicicletta?

lunedì 3 novembre 2014

A proposito di BICICLETTERARIO...



Il mondo della letteratura è ampio e variegato, è un universo nel quale ognuno può viaggiare arricchendosi di una quantità di esperienze che difficilmente potrebbero essere collezionate in una sola esistenza.
Noi del Co.S.Mo.S. abbiamo deciso di 'ritagliare' un angolo di questo universo per dedicarlo alla bicicletta, e ai mondi che questo affascinante mezzo di locomozione disegna intorno a sé.
Esiste una letteratura della bicicletta, esistono numerose opere che fanno riferimento a lei o che la pongono come elemento centrale della narrazione, o comunque imprescindibile per la storia che raccontano.

foto dal blog: http://criticalmassgalway.wordpress.com/
Ma, fino ad oggi, nessun premio letterario si era rivolto specificamente a questa branca letteraria, facendone il fuoco intorno a cui far orbitare la creatività di esordienti e scrittori o poeti navigati.
E così, in linea con i nostri scopi, abbiamo meditato, ed infine reso possibile, la nascita de IL BICICLETTERARIO - PAROLE IN BICICLETTA, l'unico premio di poesia e narrativa - a quanto ci è dato conoscere - che si proponga di favorire la crescita di un 'genere' che abbracci tutte le sfaccettature del mondo a pedali, con particolare riferimento alla bicicletta.


Nel farlo abbiamo coinvolto personaggi importanti, tanto del mondo letterario quanto di altre sfere dell'umana attività, che hanno apprezzato e sposato con entusiasmo la nostra iniziativa; abbiamo così dato vita ad una giuria competente, preparata ed eterogenea che rappresenta il valore aggiunto a quanto stiamo in questi giorni promuovendo con tutte le nostre forze.


Sì, perché il mondo della bicicletta, lungi dal poter essere categorizzato mediante parametri rigidi, è, anch'esso, variegato.
Probabilmente, nell'immaginario comune - ma le cose pian piano stanno evolvendo - ruote e pedali sono associati per lo più al ciclismo agonistico o semi-agonistico, mentre, nella realtà, c'è tutto un universo - anche qui - che si ramifica a partire dai raggi di una bicicletta, che non è, giustappunto, soltanto quella 'da corsa'.
Esiste il ciclista urbano, che sfida il caos delle nostre città, animato dalla convinzione che una città migliore e più vivibile è possibile, oppure mosso dalle ristrettezze che oggi impongono le varie e cicliche crisi economiche; esiste il ciclista della domenica, che approfitta, solo o in compagnia di famiglia e amici, delle belle giornate per vivere in modo più 'lento' il proprio tempo libero; esiste il cicloescursionista, che affronta percorsi extraurbani ora in cerca di una natura incontaminata, ora di bellezze storiche o culturali da visitare ad un ritmo più calmo di quello cui ci abitua la quotidianità frenetica; esiste il temerario della mountain bike, appassionato più o meno capace di trial ed uscite estreme; esiste il salutista, che macina chilometri con un occhio sempre fisso al consumo di calorie e al battito cardiaco; esiste l'anziana signora, abituata da sempre a muoversi in bicicletta per le incombenze di tutti i giorni; esiste il cicloturista moderno, preparato e consapevole, informatissimo sui percorsi protetti e sui luoghi da raggiungere; esiste l'ecologista, convinto assertore della necessità di rottamare ogni mezzo motorizzato; esiste il ragazzino che sperimenta la sensazione di libertà inforcando la sua due ruote senza dover pensare a dove fermarsi a far carburante o a quanto lontano vorrà o potrà arrivare...basta tornare a casa per ora di cena!
Esiste una quantità di tipologie di ciclista, ed ognuna è dilatata ulteriormente dall'infinità di tipi umani e di sensibilità che le abitano.

Esistono i ricordi, e le storie, vissute o raccontateci.
La bicicletta, densamente, esiste.
Basta pescare in questo suo mare fatto di un suggestivo miscuglio di libertà e necessità, di praticità e idealità, di purezza e di esperienza, per lasciarsi ispirare, e scrivere.
Bastano pochi versi, anche due, per fare, della bicicletta, poesia.
Bastano poche pagine per imprimere su carta impressioni ed emozioni di una storia che la veda come protagonista, anche se di pura invenzione, anche se ambientata nel futuro, quel domani in cui vivono le aspirazioni e le speranze.

Ecco: questo è IL BICICLETTERARIO. E lo costruiremo insieme.


G.C.

Visualizza e scarica il bando completo qui:


domenica 2 novembre 2014

Sante Pollastro, i materassi e la bicicletta



Il bandito e il campione - testo di Luigi Grechi

Sante Pollastro rubava materassi nelle case e li portava via in bicicletta. Era il 1921 a Novi quando, per coprirsi la fuga, Sante sparava ai lampioni  e  anche a qualche compaesano. "Perfettamente fedele all' immagine che si era figurata Cesare Lombroso scrivendo trent' anni prima il saggio Il ciclismo nel delitto, dove teorizzava che il velocipede, con le possibilità che offriva di filarsela via dopo un colpo, era una irresistibile tentazione a delinquere. Era il «motore» di quegli anni, la bicicletta. Il filo conduttore di infinite storie."[Gian Antonio Stella, Corriere della Sera,  2006] 
La storia del bandito più famoso d'Italia  in quello sciagurato e povero periodo che divideva le due Guerre Mondiali, era stata narrata da Luigi Grechi  nella canzone resa nota da Francesco De Gregori Il bandito e il campione nel 1993.
Perché parlare qui di banditi in bicicletta?  La povertà dell'Italia nei tempi del Pollastro era assoluta. Possedere un materasso e un cuscino, allora, era privilegio di pochi e adesso si fa fatica ad immaginarlo. Eppure pensare al bandito e ai suoi compari che caricano sulle biciclette cinque cuscini, cinque materassi e due coperte di lana, nella notte gelida (uno dei bottini per cui Sante venne poi ricercato) fa una certo effetto. Noi tenaci romantici della bicicletta che componiamo questo Co.S.Mo.S., non siamo indifferenti allo stato di povertà assoluta verso cui l'Italia corre ora. Siamo convinti, per giunta, che uno dei modi per rallentare questa corsa e, crediamo, per invertirne addirittura la direzione, sia utilizzare meglio il territorio. Promuoverne una viabilità sostenibile è un'imperativo categorico. E ora che siamo in tanti a pensarlo, ora che in molti si muovono in bicicletta anche per fare turismo, non possiamo farci trovare impreparati. Agevolare il cicloturismo, con strutture adeguate è una delle strategie possibili per non ridurci a trasportare, nelle notti gelide d'Inverno, i materassi di qualcun altro sulle nostre biciclette. (M.P.)

sabato 1 novembre 2014

Gianni Rodari e la bicicletta




Altan

Io vorrei che nella luna
ci si andasse in bicicletta
per vedere se anche lassù
chi va piano non va in fretta.



Gianni Rodari



da Filastrocche in cielo e in terra