Il mondo della letteratura è ampio e variegato, è un universo nel quale ognuno può viaggiare arricchendosi di una quantità di esperienze che difficilmente potrebbero essere collezionate in una sola esistenza.
Noi del Co.S.Mo.S. abbiamo deciso di 'ritagliare' un angolo di questo universo per dedicarlo alla bicicletta, e ai mondi che questo affascinante mezzo di locomozione disegna intorno a sé.
Esiste una letteratura della bicicletta, esistono numerose opere che fanno riferimento a lei o che la pongono come elemento centrale della narrazione, o comunque imprescindibile per la storia che raccontano.
foto dal blog: http://criticalmassgalway.wordpress.com/ |
E così, in linea con i nostri scopi, abbiamo meditato, ed infine reso possibile, la nascita de IL BICICLETTERARIO - PAROLE IN BICICLETTA, l'unico premio di poesia e narrativa - a quanto ci è dato conoscere - che si proponga di favorire la crescita di un 'genere' che abbracci tutte le sfaccettature del mondo a pedali, con particolare riferimento alla bicicletta.
Nel farlo abbiamo coinvolto personaggi importanti, tanto del mondo letterario quanto di altre sfere dell'umana attività, che hanno apprezzato e sposato con entusiasmo la nostra iniziativa; abbiamo così dato vita ad una giuria competente, preparata ed eterogenea che rappresenta il valore aggiunto a quanto stiamo in questi giorni promuovendo con tutte le nostre forze.
Sì, perché il mondo della bicicletta, lungi dal poter essere categorizzato mediante parametri rigidi, è, anch'esso, variegato.
Probabilmente, nell'immaginario comune - ma le cose pian piano stanno evolvendo - ruote e pedali sono associati per lo più al ciclismo agonistico o semi-agonistico, mentre, nella realtà, c'è tutto un universo - anche qui - che si ramifica a partire dai raggi di una bicicletta, che non è, giustappunto, soltanto quella 'da corsa'.
Esiste il ciclista urbano, che sfida il caos delle nostre città, animato dalla convinzione che una città migliore e più vivibile è possibile, oppure mosso dalle ristrettezze che oggi impongono le varie e cicliche crisi economiche; esiste il ciclista della domenica, che approfitta, solo o in compagnia di famiglia e amici, delle belle giornate per vivere in modo più 'lento' il proprio tempo libero; esiste il cicloescursionista, che affronta percorsi extraurbani ora in cerca di una natura incontaminata, ora di bellezze storiche o culturali da visitare ad un ritmo più calmo di quello cui ci abitua la quotidianità frenetica; esiste il temerario della mountain bike, appassionato più o meno capace di trial ed uscite estreme; esiste il salutista, che macina chilometri con un occhio sempre fisso al consumo di calorie e al battito cardiaco; esiste l'anziana signora, abituata da sempre a muoversi in bicicletta per le incombenze di tutti i giorni; esiste il cicloturista moderno, preparato e consapevole, informatissimo sui percorsi protetti e sui luoghi da raggiungere; esiste l'ecologista, convinto assertore della necessità di rottamare ogni mezzo motorizzato; esiste il ragazzino che sperimenta la sensazione di libertà inforcando la sua due ruote senza dover pensare a dove fermarsi a far carburante o a quanto lontano vorrà o potrà arrivare...basta tornare a casa per ora di cena!
Esiste una quantità di tipologie di ciclista, ed ognuna è dilatata ulteriormente dall'infinità di tipi umani e di sensibilità che le abitano.
Esistono i ricordi, e le storie, vissute o raccontateci.
La bicicletta, densamente, esiste.
Basta pescare in questo suo mare fatto di un suggestivo miscuglio di libertà e necessità, di praticità e idealità, di purezza e di esperienza, per lasciarsi ispirare, e scrivere.
Bastano pochi versi, anche due, per fare, della bicicletta, poesia.
Bastano poche pagine per imprimere su carta impressioni ed emozioni di una storia che la veda come protagonista, anche se di pura invenzione, anche se ambientata nel futuro, quel domani in cui vivono le aspirazioni e le speranze.
Ecco: questo è IL BICICLETTERARIO. E lo costruiremo insieme.
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