Oggi, nonostante il lockdown ci abbia fatto apprezzare la
bellezza di stare all'aperto, siamo soliti utilizzare anche per piccoli
spostamenti mezzi privati generando inquinamento e privando i bambini della
libertà di muoversi e di fruire degli spazi urbani, portando agli stessi
risentimenti fisici e mentali.
Molti sono i comuni che in questi anni hanno lavorato in modo di
garantire percorsi sicuri casa/scuola contribuendo a garantire un ambiente , una mobilità ed una società
sostenibile.
Creare piste ciclabili, isole pedonali, istituire Zone 30,
rifare la segnaletica stradale, riqualificare le aree intorno le scuole è il
primo passo verso una reale messa in sicurezza per gli spostamenti casa/scuola.
Ma non lo riteniamo sufficiente, andrebbero poi istituiti laboratori,
incontri per organizzare spostamenti sicuri, avviare progetti con scuole,
cittadini e realtà associative. Avviare lo sviluppo di Pedibus o Bicibus (veri e propri autobus umani) che sotto la guida di due o più adulti accompagnano a scuola bambini e ragazzi a piedi o in bici in base a orari e percorsi stabiliti.
Coinvolgere attraverso una serie di “Processi
partecipativi” tutta la cittadinanza.
Prima della ripresa scolastica, soprattutto delle scuole medie e materne, sarebbe opportuno prendere in considerazione queste iniziative che eviterebbero il riproporsi degli ingorghi davanti agli istituti salvaguardando la salute di alunni, genitori ed insegnanti.
Partire con la realizzazione di una rete ciclabile, da noi
fortemente richiesta anni or sono, avrebbe sicuramente favorito la realizzazione di tale progetto.
…sempre in attesa…
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